Running Passion | Notizie di corsa su strada e montagna / Skyrunning  / Grigne Skymarathon: il ritorno di una corsa mitica nel 2020

Grigne Skymarathon: il ritorno di una corsa mitica nel 2020


Nell’ambiente se ne parlava già da un po’, ma mancava la conferma ufficiale che finalmente è arrivata. Il Team Pasturo, in collaborazione con Falchi Lecco e GSA Cometa, riproporrà la mitica SkyMarathon disegnata da Adriano Greco sul Sentiero delle Grigne. Proprio così, il leggendario Trofeo Scaccabarozzi, che insieme a Kima e 4 Luglio ha fatto sognare intere generazioni di skyrunner, tornerà a essere uno degli obiettivi stagionali dei migliori corridori del cielo. «E’ un’idea che frulla nelle nostre teste da almeno un paio d’anni… un po’ perché ci terremmo a riportare in vita un percorso e una gara che hanno fatto la storia dello skyrunning e dall’altro perché riteniamo questo evento possa portare una grande visibilità anche internazionale a tutta la valle – ha ammesso il numero uno del Team Pasturo Alberto Zaccagni -. Ne abbiamo parlato prima di tutto con gli organizzatori storici della gara, Gigi Brambilla e Paolo Bellavite del GS Missaglia; ci sembrava giusto avere il loro benestare essendo un percorso e una gara inventata da loro e poi divenuta famosa in tutto il mondo».

Avuto il benestare da questi due grandi appassionati che hanno portato sulle montagne lecchesi il gotha mondiale della specialità, il progetto ha preso vita: «Insieme ai Falchi di Lecco e al GSA Cometa abbiamo deciso di riproporre integralmente lo Scaccabarozzi – ha continuato Zaccagni -. Il Comitato organizzatore sarà guidato dal Team Pasturo ma tutto quanto riguarderà le decisioni operative funzionali alla realizzazione della gara saranno condivise e concordate di comune accordo».

Tre società, un solo obiettivo
«Quando abbiamo deciso che si poteva riproporre la SkyMarathon delle Grigne abbiamo pensato subito che sarebbe stato fattibile solo coinvolgendo altre associazioni del territorio che conoscono queste montagne e condividono con noi la passione per il vero skyrunning. Con Cometa e Falchi, oltre all’amicizia, ci lega già una collaborazione consolidata ormai da tre anni grazie alla Snowman ai Piani dei Resinelli che quest’anno andrà in scena il 16 Febbraio».

Nel comitato organizzatore spicca anche un atleta di primissimo piano
«Potremo contare sul prezioso supporto di Daniel Antonioli, grande conoscitore delle Grigne e dei suoi sentieri. Anche lui attore principale nell’organizzazione dello Snowman, sarà il valore aggiunto di questo team. Non dimentichiamo poi il coinvolgimento della XIXª Delegazione e delle Guide Alpine con a capo Manuele Panzeri attuale Direttore di Percorso della ZacUP».

La Skymarathon delle Grigne era anche conosciuta come Trofeo Scaccabarozzi. Nella nuova veste come si chiamerà?
«Il nome non è ancora deciso, vorremmo però mantenere la denominazione “Sentiero delle Grigne”. Potrebbe essere “Grigne SkyMarathon” o qualcosa di simile».

Come concilierete questo nuovo progetto con l’inserimento della ZacUP nel Migu Run Skyrunner World Series?
«La Skymarathon si era pensata a cadenza biennale partendo dal 2019 alternandolo così sia al Kima che alla ZacUp. La proposta di Migu Run, arrivata successivamente, ci ha fatto cambiare programmi. Abbiamo ritenuto giusto, confrontandoci anche con i ragazzi dei Falchi e del Cometa, che ZacUP potesse raccogliere questo invito quale premio per quanto fatto fino ad oggi. Era giusto anche in ricordo di Andrea e Gabriele. Con Migu Run ho firmato un contratto triennale, dal 2019 al 2021, che consentirà comunque di mettere in campo la “Grigne Skymarathon”. Questo perché abbiamo concordato di alternare ZacUP e Sentiero delle Grigne nelle tre edizioni: idealmente potrebbe essere 2019 ZacUP – 2020 Sentiero delle Grigne – 2021 ZacUP».

Percorso e record da battere. Tutto uguale o porterete delle novità?
«Per la prima edizione il percorso storico verrà riproposto nella versione integrale, perché è giusto che possa essere rivissuto così com’era nel 2012 anno dell’ultima edizione, dando così la possibilità di confrontarsi con gli storici record di Kilian Jornet 4h43’54” (2007) e Emanuela Brizio 5h32’01” (2008). Vi saranno piccole modifiche per adeguare il percorso ai cambiamenti subentrati in questi anni nei sentieri a causa degli agenti atmosferici, ma abbiamo già visto che non altereranno l’altimetria e la distanza. Per gli anni a venire valuteremo il da farsi, sulla base dell’esperienza e di quanto emergerà dal confronto con gli atleti, così come avvenne per la prima edizione della ZacUP».

Quando si correrà la prima edizione e cosa dobbiamo aspettarci?
«La prima edizione si correrà di conseguenza nel 2020 mantenendo fissa la terza domenica di Settembre, come avviene per la ZacUP e come è sempre stato per lo Scaccabarozzi. Quello che ci aspettiamo è di rivivere una gara magica e una giornata di grande festa. Sappiamo che sarà una prova importante ma vogliamo fare luccicare le Grigne, Pasturo e la Valsassina dei colori delle bandiere di tante nazioni europee ed extraeuropee. La partecipazione sarà selettiva e passerà attraverso una pre-iscrizione con curriculum per valutare l’esperienza su percorsi simili. Sicuramente pensiamo anche di introdurre casco obbligatorio in alcuni tratti e GPS indossato dagli atleti».

Fonte press office sportdimontagna

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.